APPUNTI CONFERENZA Dott.ssa Lucchelli Adele Le donne consumano più farmaci rispetto agli uomini ed hanno per questo più effetti collaterali: che farmaci usano? Antidolorifici per molto tempo per i dolori del ciclo mestruale, pillola anticoncezionale, farmaci in menopausa. Usano molti farmaci da banco, spacciati per integratori che in realtà possono creare interazioni con altri farmaci. I farmaci di per sé sono sicuri: ci vogliono 12-14 anni di studi e sperimentazioni prima di mettere sul mercato un nuovo farmaco: - fase1 studi clinici su volontari sani (studenti a pagamento per esempio) - fase2 studi clinici su un piccolo numero di volontari patologici - fase3 studi clinici su grande numero di volontari patologici E’ più facile reclutare uomini per la sperimentazione perché i farmaci nelle donne hanno attività diverse a seconda della fase ormonale in cui agiscono. In più una donna può essere gravida e non saperlo. Le dosi dei farmaci sono standardizzate su individui giovani tra i 18 e i 60 anni, maschi e di circa 70 kg. In realtà le donne sono diverse. Si dice che la medicina nelle donne è “a bikini” perché riguarda la senologia e l’apparato riproduttivo. In realtà i farmaci come i barbiturici per esempio possono avere un effetto veramente diverso su uomo e donna: il veronal era detto il farmaco Romeo e Giulietta perché si dice appunto che la stessa dose somministrata ai due innamorati li ha fatti però svegliare in tempi molto diversi causandi la tragedia! Solo negli anni 90 la americana FDA ha riconosciuto ufficialmente la “probabilità” di una differenza nell’azione dei farmaci tra uomo e donna raccomandando lo studio su tutti i soggetti cui ogni farmaco è destinato: uomo, donna ,bambino, nero, bianco ecc. è provato ad esempio che i neri si ubriacano più dei bianchi a parità di alcool assunto, perché hanno un enzima che lavora meno. In Italia nel 2005 il Ministero della Salute ha approvato il progetto”La salute delle donne” , ma la sperimentazione sulle donne è difficile anche per i tempi di conciliazione, proprio come per il lavoro e tutto il resto: ci vuole un impegno tale che difficilmente le donne riescono a rendersi disponibili. Nel 2008 la “Commissione per la salute delle donne” ha valutato i seguenti ostacoli: - riluttanza delle donne per i tempi di sperimentazione - la sensazione di essere trattate come cavie e correre dei rischi quando in realtà la sperimentazione consiste in un adattamento della terapia al singolo individuo perché spesso la risposta al farmaco è genetica - rimborso spese vissuto come un risarcimento danni Gli enzimi lavorano in maniera diversa da un individuo all’altro : anche le donne ad esempio si ubriacano di più rispetto agli uomini pur assumendo la stessa quantità di alcool. Tanto che il limite previsto dalla legge per le donne è la metà di quello previsto per gli uomini. UN enzima CYP3A4 metabolizza il 50% delle medicine tipo statine, adalat, antibiotici: bene nelle donne è più efficace che negli uomini. Dovremmo allora avere “bugiardini rosa” così come abbiamo il moment rosa e il moment blu. In realtà sono la stessa identica cosa anche come dosaggio : l’unico con dosaggio doppio è il moment act che fa più effetto solo per questo motivo- Allora siamo anche difronte ad una pubblicità ingannevole! Il tantum verde è un colluttorio il tantum rosa è una lavanda vaginale: siccome la pubblicità non è chiara al Centro antiveleni di Pavia hanno riscontrato 13 donne tra i 18 e gli 84 anni che lo hanno bevuto diluito in poca o in tanta acqua!!! Il principio attivo che è la benzitamina è allucinogeno e nelle carceri (femminili, perché agli uomini non lo danno) lo usano come droga!!! Sono state fatte naturalmente tutte le segnalazioni alla commissione di vigilanza. Esiste anche un effetto placebo che si è visto essere molto prevalente nelle sperimentazioni su donne. >Le patologie più ricorrenti nelle donne sono: - pressione alta,osteoporosi,disfunzioni tiroidee, cefalea, emicrania,depressione, alzhaimer, patologie dolorose per cistiti,coliti,artriti. Il dosaggio per esempio della morfina è 40% in meno di quello per gli uomini La malattia cardiovascolare: maggiore causa di morte fra le donne. Viene riconosciuta più tardi, perché ha una sintomatologia anomala: nausea, vomito,acidità,costrizione al petto, al collo con nevralgia mascellare, stanchezza, astenia, sudorazione, ansia. Inoltre di Crepacuore muoiono solo le donne: si chiama sindrome di tako-tsubo=trappola per polpi in giapponese per la strana forma che assume il cuore colpito dalla malattia. E’ rara circa l’1% ma colpisce solo le donne ed è causata da un dolore immenso e improvviso come la perdita del coniuge o un litigio furioso. Prevenzione: la cardioaspirina che si usa nella prevenzione secondaria (perché nella primaria si è rivelata non inutile, ma il rapporto rischio-beneficio è sfavorevole secondo uno studio del 2005) protegge le donne dall’ictus e non dall’infarto; protegge gli uomini dall’infarto e non dall’ictus. E’ in corso adesso uno studio acronimo ARRIVE studio del rischio del 1° episodio : 12.000 persone per 5 anni con cardioaspirina 100mg/g gastroprotetta Aspettiamo i risultati. Per l’osteoporosi la terapia ormonale non è più indicata sono tutti d’accordo. Prof. Zocchi In Italia il Presidio Sanitario non interviene come dovrebbe nella assistenza alle donne per esempio nei maggiori farmaci di consumo: anticoncezionali o terapie ormonali sostitutive in menopausa. Non si capisce perché le donne debbano affrontare delle spese più alte rispetto ad esempio alle donne francesi. In Francia la spesa annuale per la sanità è do 24 MLDI contro i 10 MLDI in Italia. Le associazioni femminili dovrebbero sensibilizzare le donne su questo tema. In Italia sono aumentati i farmaci a pagamento trasformati in farmaci da banco integratori o altro.
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